Sfatiamo l’ultimo mito. Babbo Natale non è in Lapponia ma in Kirghizistan. Lo hanno deciso le autorità locali precisando che: Vogliamo sviluppare il turismo e Santa Claus è un marchio ideale per aiutarci a farlo. Il progetto non è più solo sulla carta ma una delle cime della zona kirghisa sarà dedicata al buon vecchio dispensatore di doni. Infatti tre alpinisti hanno iniziato la scalata per essere in vetta il 24 dicembre e piantare la bandiera nazionale, battezzando il monte Monte Santa Claus. Il motivo da raccontare ai bambini è invece quello che siccome c’è molto traffico per la consegna dei regali, è più conveniente collocare Babbo Natale in una posizione più strategica e centrale che invece la lontana Lapponia. Così le renne avranno vita lunga e il lavoro di smistamento del vecchio Claus non sarà stancante.

Nel frattempo il governo di Bishkek, la capitale della repubblica dell’Asia centrale, ha ordinato un’inchiesta per trovare la vera residenza di Babbo Natale, conosciuto nel posto dai bambini con il nome di Nonno Gelo. La ricerca batte tutti i villaggi tra le montagne asiatiche. Chi lo trova verrà ricoperto di doni.

L’investigatore dell’Agenzia per il turismo nazionale Akbar Djigitov confessa: Noi abbiamo sempre detto che la casa di Babbo Natale si trovava in Kirghizistan, ora ci sono le prove scientifiche dei ricercatori svedesi, mentre il direttore della stessa agenzia Mamachov ha detto che: Per molto tempo si è pensato che Babbo Natale abitasse al Polo Nord, ma adesso sappiamo che per svolgere il suo lavoro e augurare buone feste al mondo intero, deve cominciare il suo viaggio proprio da qui. Dopo duri calcoli si è giunti alla conclusione che Babbo Natale debba percorrere la bellezza di 5.800 km al secondo e effettuare circa 2,5 miliardi di fermate per consegnare i regali a tutti i bambini del mondo e se invece partisse dall’Asia impiegherebbe meno tempo.

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