Australian Open Federer
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Australian Open Federer elimina Murray 6-3 , 6-4, 6-7, 6-3

Forse è un pò presto per dire che il re è tornato perchè gli avversari si possono battere ma sconfiggere il tempo è un’impresa troppo ardita anche per lui. Di certo, non si vedeva Roger Federer giocare con tanta scioltezza da tempo. Dopo un travagliato 2013 in cui i problemi fisici si sono sommati a scelte tecniche incomprensibili come il cambio di racchetta, il 2014 è iniziato con una nuova luna. Il diciassette volte vincitore di uno Slam, ha raggiunto la finale a Brisbane e si è presentato carico agli Australian Open. Ha passeggiato nei primi turni, ma non è una notizia vedendo il modesto valore degli sparring partner. La vera notizia è che ha surclassato Tsonga da cui era stato eliminato all’ultimo Roland Garros e soprattutto Andy Murray con un perentorio 6-3 , 6-4 , 6-7, 6-3. Ha aggredito dal primo punto limitando al minimo gli errori gratuiti: facile a dirsi, un pò meno a farsi quando si gioca un tennis che prevede un margine minimo ad ogni colpo. Incisivo al servizio, devastante col dritto, delizioso come sempre alla volèe e come capitava al suo nuovo allenatore Stefan Edberg. Un passaggio a vuoto nel terzo set dopo essersi issato sul 5-4. Ha servito per il match e ha subito l’unico break dell’incontro, ha avuto due match point nel tie-break su cui è stato provvidenziale Murray. Ma non si è disunito, ha fatto reset delle occasioni perdute mostrando una convinzione mentale ritrovata ed è ripartito di slancio nel quarto parziale. Due game interminabili per operare il break decisivo e chiudere 6-3. Ora in semifinale troverà per l’ennesima puntata della sfida Rafael Nadal: i precedenti non sono incoraggianti ma se Federer torna Federer le cose possono ancora cambiare. E la notizia migliore per il tennis è di poter godere ancora delle perle del più amato giocatore di tutti i tempi.

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