Chi riesce a gestire al meglio le gomme vince il mondiale.

[oblo_image id=”2″]Questo (facile) pronostico si traduce in Australia con la vittoria a sorpresa di Kimi Raikkonen (maturata mentre tutti continuavano a seguire il duello tra Alonso e Vettel) e la solita prestazione maiuscola di Fernando Alonso, mentre al di la di sporadici sprazzi di luce in qualifica ed in gara Red Bull e Mercedes sembrano essere un gradino indietro rispetto a Ferrari e Lotus, mentre la McLaren è letteralmente non pervenuta, almeno per ora. Il plurititolato team inglese (con licenza austriaca) ha dimostrato segnali preoccupanti non riuscendo mai a tenere veramente il ritmo delle Ferrari, se non nei primi otto giri percorsi con le supersoft.

Al via infatti Vettel parte dalla Pole (conseguita poche ore prima per il ritardo nell’avvio della Q1 il sabato in attesa che passasse la bufera) inseguito dalle due Ferrari a cui in mattinata aveva rifilato oltre un secondo di distacco, con un Massa insolitamente in palla che riesce a tener dietro il compagno di squadra ma soprattutto riesce a non farsi distaccare dal campione del mondo in carica che per evidente graining delle supersoft chiude il primo stint al settimo (!) giro, confermando un problema per la Red Bull (Webber si era fermato addirittura due giri prima).

[oblo_image id=”1″]Con due giri di pista libera Massa e Alonso riescono a colmare il gap da Vettel a meno di un secondo, potendo così sfruttare il DRS nei giri successivi. Stranamente a loro agio con le supersoft Mercedes (con Hamilton e Rosberg che sembravano gestire al meglio la mescola “da qualifica”) mentre Sutil, unico partito con le medie, dopo un anno di stop forzato si trova con la Force India in testa al GP del rientro, e in grado di tenere ritmi più che dignitosi. La strategia di anticipare il rientro per Alonso (che si trova così ad avere pista libera per parecchi giri) e di fare solo due PS per Raikkonen (arrivando alla fine con gomme ancora quasi “fresche”) spariglia le carte, rompe i giochi di tutti gli altri: Vettel rientra dietro all’Asturiano e non sarà mai più in grado di riprenderlo, mentre Raikkonen deve solo attendere il degrado delle gomme di Sutil per balzare in testa.

Sembra che ci siano margini negli ultimi giri per una rimonta di Alonso, ma il traffico ed un paio di doppiaggi difficili cristallizzano le posizioni. Alla fine Raikkonen risponde ai complimenti via radio del proprio team con un “Ve l’avevo detto che la macchina era buona” che sembra voler rimarcare la relativa facilità per Iceman nell’ottenere il risultato. Sul podio quindi tre campioni del mondo, con Raikkonen, Alonso e Vettel.

L’appuntamento ora è per Sepang tra una settimana, con condizioni meno particolari (sicuramente per quanto riguarda l’asfalto e per il consumo gomme – Albert Park è ricavato quasi tutto da strade aperte al pubblico – mentre l’incognita meteo permane) per ottenere conferme sul consumo gomme e sulle performance dei contendenti.

Ordine di Arrivo:
1. Raikkonen Lotus-Renault 1h30’03″225
2. Alonso Ferrari +12″451
3. Vettel Red Bull-Renault +22″346

4. Massa Ferrari +33″577
5. Hamilton Mercedes +45″561
6. Webber Red Bull-Renault +46″800
7. Sutil Force India-Mercedes +1”05″068
8. Di Resta Force India-Mercedes +1’08″449
9. Button McLaren-Mercedes +1’21″630
10. Grosjean Lotus-Renault +1’22″759

11. Perez McLaren-Mercedes +1’23″367
12. Vergne Toro Rosso-Ferrari +1’23″857
13. Gutierrez Sauber-Ferrari +1 giro
14. Bottas Williams-Renault +1 giro
15. Bianchi Marussia-Cosworth +1 giro
16. Pic Caterham-Renault +2 giri
17. Chilton Marussia-Cosworth +2 giri
18. Van der Garde Caterham-Renault +2 giri

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