La vecchia signora risorta fa visita alla rampante dea della velocità. Per Juventus e Atalanta, l’ultima partita dell’anno rappresenta, una prova di forza che lascia presagire un incontro avvincente.

Allo stadio comunale di Bergamo si affronteranno due squadre in ottima forma: da una parte i bianconeri che si sono riconquistati il ruolo d’elite nel campionato italiano sbarazzandosi di forza del Milan, dall’altra gli orobici sempre capaci d’imporre il proprio gioco tra le mura amiche, e confortati dal pareggio esterno nella fortezza di Marassi sponda Genoa.

E’ indubitabile che l’incontro rappresenti per entrambe un punto di svolta. Un successo bianconero a Bergamo contro una squadra aggressiva come quella guidata da Del Neri rappresenterebbe una continuità degna da capolista rinsaldandola come l’unico credibile rivale della corazzata Inter nella corsa al titolo.

Dal canto suo, un’eventuale vittoria dei bergamaschi, confermerebbe l’inespugnabilità casalinga per i nerazzurri, ma sopratutto potrebbe porre innanzitutto un altro importante tassello per il traguardo salvezza, e addirittura spingere ad alzare lo sguardo ed agganciare il treno che porta al sogno Uefa già carezzato non da troppo lontano.

A Bergamo la tifoseria freme per l’accesa rivalità nei confronti del grande club bianconero, sperando nella rivincita della piccola eroica dea, contro il gigante torinese che con il passare delle giornate sta acquisendo sempre maggiore consistenza e consapevolezza della propria forza. Tuttavia per i bianconeri si allunga la lista degli indisponibili: oltre a Buffon, Zebina, Knezevic, Poulsen, Tiago e Trezeguet, mancheranno sia Nedved sia Camoranesi, mentre rischiano lo stop anche Iaquinta e Grygera.

Pur in maniera meno pesante anche l’undici di Del Neri deve scontare l’assenza di alcune pedine cardine, quali il lungodegente Cigarini e lo squalificato vicecapitano Bellini, ma i nerazzurri possono puntare su un ritrovato assetto ottenuto grazie all’inserimento di Valdes sulla fascia sinistra. Le speranze nerazzurre inevitabilmente non possono però prescindere dalle magie dell’inossidabile capitan Doni e dalla crescita costante del fenomeno Floccari, ormai definito Floccarihno in virtù degli splendidi gol con cui delizia da oltre un anno la platea orobica, come quello funambolico realizzato nella scorsa giornata a Marassi. A Bergamo tutti attendono un bis che potrebbe aprire le porte anche alla nazionale maggiore all’attaccante nerazzurro, magari contendendo la stessa maglia al candidato bianconero Amauri.

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