[oblo_image id=”2″]La tradizionale storia de Lo Schiaccianoci, portata al successo dal balletto del compositore Petr Chaikovskij, rivive sul grande schermo grazie all’ultima opera del regista Andrei Konchalovsky. Tale fiaba natalizia, però, questa volta viene narrata in maniera completamente differente rispetto alle altre versioni filmiche o d’animazione.

Qui, infatti, tutto viene movimentato dagli effetti speciali in 3D, rendendo ogni scena davvero spettacolare. La protagonista della vicenda è una bambina dalla mente molto fantasiosa, che non si sente capita dai genitori e dal fratello, i quali sentono molto meno di lei lo spirito del Natale.

L’unico che sembra comprendere ed approvare i sogni di Mary (interpretata dalla bravissima Elle Fanning) è lo zio Albert (Nathan Lane), che regala appunto alla nipotina dei giocattoli molto particolari: una casa di bambole con strani pupazzi e uno schiaccianoci di legno.

Entrambi la notte di Natale prenderanno improvvisamente vita, coinvolgendo nelle loro avventure la stessa Mary e il fratello Max (Aaron Michael Drozin). Si viene così a scoprire che lo schiaccianoci in realtà è un principe (Charlie Rowe), vittima di un sortilegio malefico inflittogli dalla Regina Topo (Frances de la Tour). Gli spettatori, quindi, si troveranno ad assistere a una vera e propria battaglia fra il bene, rappresentato dallo Schiaccianoci, dai suoi sudditi e dalla Fata della Neve (Yulia Visotskaya) e il male, dilagante grazie alle macchinazioni del Regno dei Topi e del suo bizzarro re (John Turturro).

A prescindere dalla trama, comunque, la pellicola merita di essere vista per l’accuratezza della colonna sonora firmata dal grande autore musicale Tim Rice, che ha composto per l’occasione tre brani inediti da affiancare a quelli già famosi di Chaikovskij. Altrettanto interessanti risultano i costumi e le scenografie: i set sono stati costruiti in due spaziosi teatri di posa e in una ex base militare sovietica. La piazza di Vienna per esempio, che all’inizio sta ad indicare un centro cittadino immaginario, all’inizio appare come un luogo idilliaco e da cartolina mentre dopo, con l’avanzare dei cattivi, diventa un posto buio ed inquietante.

Gli eroi negativi, per di più, sono raffigurati in maniera alquanto grottesca: per la parte del Re Topo, ad esempio, a John Turturro è stata fatta la stessa acconciatura dell’artista Andy Warhol, mentre la Regina Topo/Frances de la Tour è stata appositamente invecchiata per il ruolo e vestita in maniera provocante con bustino, stivali e calze in vista per farla apparire ridicola.

Il personaggio dello zio Albert, inoltre, assomiglia parecchio allo scienziato Einstein, già celebre nella Vienna degli Anni Venti, del quale riprende anche il nome di battesimo. Ad ogni modo, il film può contare su un grande cast: John Turturro, Nathan Lane e Elle Fanning, oltre a riconfermare la loro abilità come attori,  ora dimostrano pure un vero talento come cantanti.

Per quanto riguarda gli effetti speciali, infine, una prodezza che senza dubbio rimane in mente è la tecnica mocap (cattura del movimento), utilizzata durante il cosiddetto “valzer dei fiocchi di neve”: durante questa sequenza, le ballerine assumono la forma di fiocchi di neve attraverso un sistema particellare computerizzato.

Viste tutte questa qualità sia tecnologiche che recitative, è probabile che lo Schiaccianoci raggiungerà degli incassi notevoli durante il periodo di Natale. Se così sarà, li meriterà tutti.

 

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