[oblo_image id=”1″]La divertente e romantica pellicola Amore a mille…miglia segna il debutto cinematografico della regista di documentari Nanette Burstein (On the Ropes), già candidata a un premio Oscar.

La storia affronta le dinamiche di una giovane coppia, composta dalla giornalista in ascesa Erin (Drew Barrymore) e dallo scapestrato talent scout musicale Garrett (Justin Long), impegnata nel tentativo di tenere in piedi una relazione a distanza (lui vive a New York, lei a San Francisco).

L’attrice protagonista ha dichiarato di essere rimasta subito affascinata dalla sceneggiatura scritta da Geoff La Tulippe: “mi è piaciuta la trama perché era molto comica e fortemente emotiva. Non riuscivo a smettere di pensare ai personaggi e a come questi sarebbero riusciti a risolvere i loro problemi”.

Venendo dal mondo dei documentari, non sorprende che la Burstein abbia voluto realizzare un film il più realistico possibile, con personaggi che agiscono e parlano come la gente vera. Di conseguenza, tutti gli interpreti del cast hanno potuto godere di molta più libertà d’azione davanti alla macchina da presa. Il progetto, inoltre, è senza dubbio originale perché non era mai stata prodotta prima un’opera che affrontasse lo spinoso argomento, il quale ben si addice al senso di precarietà con cui i giovani ora sono costretti a convivere, sia in ambito professionale che in amore.

D’altra parte, poiché Erin e Garrett passano molto tempo separati l’uno dall’altra, nella vicenda risulta fondamentale il ruolo giocato dai conoscenti e dai parenti che li circondano. Alcuni di essi sostengono la loro relazione (es. gli amici di Garrett, mentre altri la disapprovano. In quest’ultimo gruppo, spicca in prima linea la sorella iperprotettiva di Erin, Corinne (Christina Applegate), che pure in passato ha avuto sempre da ridire sulle scelte sentimentali dell’eroina del film. Gli amici di Garrett, Box (Jason Sudeikis) e Dan (Charlie Day), invece, reputano la nuova compagna del loro conoscente molto simpatica, ma sono dispiaciuti quando l’innamorato li trascura per chiamarla al telefono di continuo. Il trio di questi ragazzi risulta molto affiatato in tutte le scene che li vede coinvolti. Appare poi decisamente esilarante l’interazione tra Box e Dan, visto che al primo è stato assegnato un atteggiamento energico e brioso, che va a contrastare quello opposto del secondo, alquanto edulcorato.

[oblo_image id=”3″] Per catturare il giusto feeling degli ambienti e delle situazioni, la cineasta ha lavorato a stretto contatto anche con lo scenografo Kevin Kavanaugh, con il direttore della fotografia Eric Steelberg e con la costumista Catherine Marie Thomas. Infatti, come ha fatto notare il produttore Adam Shankman, “poiché si parla di una relazione a distanza, le città in cui vivono i personaggi dovevano essere il loro punto di forza”. Tra le location di New York, molti spezzoni sono stati girati a Central Park. Sfruttando le proprie abitudini da documentarista, in esterno spesso la Burstein partiva con una mini-troupe per girare scene del tutto improvvisate tra Erin e Garrett. Alcune riprese sono state fatte pure presso il ristorante The Half King, di cui è proprietaria la stessa filmaker e che in seguito è diventato il locale di ritrovo del cast tecnico.

Per quanto riguarda gli interni, invece, sono stati molto utilizzati gli Hellgate Studiosnel Queens, dove sono stati ricostruiti l’appartamento di Garrett e Dan, il solarium dove Garrett cerca di abbronzarsi per sembrare meno pallido, e la stanza da letto di Erin quando è ospite in casa della sorella. In alcune scene, poi, compaiono gli uffici reali di due quotidiani: quelli del New York Daily News e del New York Sentinel, le cui redazioni non hanno smesso di operare neppure durante tali riprese cinematografiche.

[oblo_image id=”2″]Infine, merita un accenno anche la colonna sonora composta appositamente per il film dal gruppo musicale indie The Boxer Ribellion. La band ha suonato dal vivo durante la scena che li vede protagonisti, cioè quando Erin porta Garrett a vedere un loto concerto a San Francisco. Il cantante leader Nathan Nicholson ha affermato di essere rimasto molto colpito dalla nuova esperienza, poiché insieme agli altri componenti ha potuto sperimentare come si scrive un brano per il cinema, allungandolo per esempio quando era necessario lasciare tempo al dialogo tra i personaggi.

Riusciranno alla fine i nostri eroi a consolidare la loro storia d’amore o prevarrà nelle loro vite la carriera lavorativa? Per saperlo, non vi resta che recarvi in sala, dove il film è già in corso di programmazione.

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