[oblo_image id=”1″]La stagione concertistica dell’Accademia Filarmonica Romana propone una serata imperdibile. Il 29 novembre, presso il Teatro Olimpico, con la collaborazione  dell’Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Roma e la Fondazione Adriana Panni, il pianista napoletano Aldo Ciccolini tributerà l’arte musicale di F. Chopin con un concerto interamente a lui dedicato.

In programma i Notturni op. 62, n. 1 e 2, le tre Mazurche op. 59, le Tarantelle op. 43 la Polacca-Fantasia op. 61, la Sonata in Si minore n. 3 op. 58.

Ciccolini è senza dubbio uno degli interpreti più significativi del pianismo del nostro tempo: celebrato interprete del repertorio pianistico francese, e non solo attraverso l’opera dei più noti Ravel, Debussy e Satie, ha percorso la strada di una carriera brillante che lo consacra tra i più grandi pianisti. Un musicista che sorprende: ad ottantadue anni è un’artista infaticabile; la sua discografia è sterminata; il suo lavoro è insignito dai massimi premi musicali.

[oblo_image id=”2″]Aldilà di ogni clamore e del plauso, è la sua musica a meravigliare davvero. Come lui, pochi sanno fare del testo musicale poesia dell’anima, andando ad esplorare quegli aspetti più reconditi e ricercati che sono il frutto di uno studio “interiore” del brano. La perfezione tecnica e l’assoluto rigore delle sue realizzazioni non sono puro compiacimento esteriore ma mezzo per sprigionare la magia del suono, che appare animato da una commozione vibrante. Ciccolini indica ai giovani musicisti una via spesso difficile, perchè non fatta di “libertinaggio” artistico in nome dell’affermazione di una discutibile individualità, ma di rigorosa fedeltà al testo che da sè sprigiona possibilità infinite di poter esplorare la propria interiorità. E la musica di Chopin questo viaggio lo consente davvero. 

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