[oblo_image id=”3″] “E’ un mestiere che bisogna fare divertendosi”. Un segreto banale solo in apparenza quello che ci svela Carlo Roncaglia, fondatore dell’Accademia dei Folli,   compagnia teatrale nata nel 1997 da attori diplomati alla Scuola del Teatro Stabile di Torino diretta da Luca Ronconi e da musicisti formati al Conservatorio e al Centro Jazz. Un progetto in divenire dove si fondono musica e recitazione, preparazione classica e gusto per la sperimentazione. Raggiungendo una deliziosa armonia.

I componenti della vostra compagnia hanno ricevuto un’impostazione classica. Come si è fatta strada l’idea di esplorare nuovi sentieri? La formazione ricevuta da un maestro come Ronconi è stata senz’altro importante. Tuttavia un approccio così rigoroso rischiava di far perdere il piacere della recitazione. Questo è un lavoro che si può fare solo divertendosi, provando qualcosa da trasmettere agli altri. Pertanto abbiamo cercato un nostro percorso creando l’Accademia dei Folli.

Nei vostri spettacoli, la musica è tutto fuorchè un semplice accompagnamento. Spiegaci meglio il concetto di musicateatro. La musica ha un ruolo centrale fondendosi con lo spettacolo. Parola recitata e parola cantata finiscono con il perdersi l’una dentro l’altra in una sorta di commistione, di sinestesia. Non puntiamo ad un musical ma crediamo in questa forma di teatro dove i generi si mescolano arricchendosi tra loro.

Senza cadere nella retorica, quali sono i principali problemi del teatro in Italia soprattutto per giovani compagnie come la vostra che cercano di affermarsi? I problemi sono parecchi…Per esempio la mancanza di una critica teatrale che cerchi il dialogo, provando a costruire anzichè distruggere. E poi non si può nascondere la “politicizzazione”. Vi sono gravi ostacoli nel tentativo di ampliare il proprio circuito. Noi possiamo contare a Torino su un pubblico consistente che assiste alle nostre esibizioni – pagando – ma spesso i costi eccessivi e la mancanza di appoggi e sostegni ci impedisce di presentare i nostri spettacoli in altre realtà. Eppure a volte basterebbe poco per sfruttare al meglio il lavoro fatto dalle compagnie teatrali garantendo anche all’esterno maggiore visibilità…

La sensazione che si prova osservandovi, è di trovarsi di fronte ad un progetto dinamico, in continua evoluzione. Quali sono i programmi futuri?Per fortuna, gli spunti non mancano..Uscirà a breve un Cd dedicato alla Resistenza con la rivisitazione di brani fondamentali. Porteremo in scena anche Uomini e topi di Steinbeck, un’opera ambientata durante la crisi del 1929 e che si presta ad un parallelo con la situazione attuale. Ci sono anche altre proposte che si stanno sviluppando…

Per tutte le informazioni sulle prossime attività dell’Accademia dei Folli consultare il sito ufficiale www.accademiadeifolli.com. Il consiglio è di segnarvi i prossimi appuntamenti: il miglior modo per conoscere la compagnia è assistere dal vivo agli spettacoli lasciandosi immegere in un’atmosfera suggestiva e sorprendente.

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