[oblo_image id=”1″]Continuano in autunno le iniziative romane volte a celebrare il centenario della nascita dello scrittore Alberto Moravia, nato nella capitale il 28 novembre 1907.

Fino al 22 dicembre presso la struttura dell’Ex Gil a Trastevere è organizzata la mostra fotografica “Moravia. Dal mondo intero. Fotografie di Dacia Maraini”.

L’evento è realizzato dall’Assessorato alla Cultura, Spettacolo e Sport della regione Lazio, in collaborazione con il Fondo Alberto Moravia e con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

L’esposizione si propone di ricostruire attraverso cento scatti fotografici di Dacia Maraini, per venti anni compagna nella vita di Alberto Moravia, gli itinerari dei viaggi che tra gli anni ’60 e ’70 i due noti scrittori compirono insieme: America centrale, Cina, Giappone, Unione Sovietica fino all’amatissima Africa subsahariana.

Sono circa un centinaio le fotografie inedite provenienti direttamente dall’archivio personale della Maraini che, come ha spiegato in conferenza stampa il fotografo Serafino Amato, il curatore della mostra, sono state scelte e disposte nello spazio espositivo secondo un percorso visivo che rimanda alla composizione narrativa.

Percorrendo la mostra infatti si nota che non c’è una singola foto a cui è dato più risalto delle altre ma che, seguendo una sequenza spaziale che va da sinistra verso destra, si compie il racconto delle emozioni dei due instancabili viaggiatori.

L’avevano proprio nel sangue la passione per il viaggio, alimentata tuttavia da una fame di conoscenza e di libertà. Lei, Dacia Maraini, trasferitasi dal 1938 al 1947 in Giappone dove trascorse l’infanzia abituandosi a dividersi e confrontarsi con culture diverse; lui, Moravia, che dopo essersi allontanato per motivi politici dall’Italia degli anni ’30, iniziò l’attività giornalistica di inviato dall’estero che lo portò a viaggiare molto, spesso nei paesi poveri del mondo. Da questi suoi reportages Moravia avrebbe poi tratto il materiale per libri come “Un’idea dell’India” (1962) e “La rivoluzione culturale in Cina” (1968); i frequenti viaggi compiuti in Africa dopo il 1970 invece gli ispirarono le opere “A quale tribù appartieni” (1972), “Lettere dal Sahara” (1981) e “Passeggiate Africane” (1987).-

In queste grandi fotografie sia a colori che in bianco e nero, poche sono le immagini in cui la giovane Dacia Maraini compare insieme al suo compagno; presenti anche l’amico Pier Paolo Pasolini (che spesso li accompagnava), l’attore romano Ninetto Davoli ed una sorridente Maria Callas.

Colpisce davvero l’energia di Moravia nell’intraprendere dei viaggi tanto lunghi ed avventurosi, un uomo la cui giovinezza fu sconvolta dallo spettro di rimanere immobilizzato in seguito ad una tubercolosi ossea che da bambino lo costrinse a letto per vari anni, impedendogli persino di compiere studi regolari.

Questa mostra è consigliata a chi ama osservare realtà lontane anche nel tempo, a chi concepisce il viaggio come un processo volto alla conoscenza del mondo mediante il superamento del proprio spazio interiore.

La fotografia, se ha la capacità di incantare gli occhi di chi la guarda, è difatti essa stessa un viaggio, un viaggio che da personale si fa universale.

Sede: Ex Gil di Trastevere, Largo Ascianghi, Roma
Durata mostra: 23 Novembre- 22 Dicembre
Orario: tutti i giorni, esclusa la domenica, dalle 16.00 alle 20.00
Biglietto: Ingresso libero
Info: 06 51688210

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