L’assessore alla cultura Nicola Laforgia quest’anno ha chiamato a raccolta tutte le risorse artistiche che la sua splendida città offre, per donarle come il più delicato dei regali di Natale. La sua iniziativa vuole fare da contraltare alle sfrenate spese natalizie, che trasformano le feste in scambi di pacchi, che tanto spesso non contengono un granchè.
Bari a Natale non vedrà, dunque, l’immancabile incontro tra sacro e profano svolgersi solo tra chiese e negozi, ma la città tutta si offrirà d’ospitare la cultura, dalla più tipica pugliese, alle forme d’espressione tanto lontane e diverse dalla sua.
Tutto ciò palesa la grande apertura di questa città verso l’altro, come colui che parla lingue sconosciute o chi, avendo commesso degli errori paga il suo debito con la giustizia, oppure coloro che vivono in quartieri poco illuminati. A partire dal concerto degli Avion Travel a Enzitetto, si è voluto riconoscere alla gente dei sobborghi dimenticati, la dignità della loro cultura e la capacità di apprezzare la soavità dell’arte.
La musica come incontro pacifico tra i popoli d’oriente e d’occidente, è l’intento che grandi artisti, come Antonella Ruggiero, perseguono partecipando all’evento Voci dell’anima che, in questa IV edizione, vuole essere un omaggio alle voci femminili.
Il girotondo di musicae colori,continua con danze, spettacoli d’artisti di strada, falò e piccoli fuochi, burattini per i bimbi dell’ospedale, ed un’interessante eposizione fotografica nutrita dei suggestivi scatti sulla Bari vecchia, realizzati dai ragazzi che abitano il borgo antico, che confluiranno nella mostra Vista dal basso.
Ripensando a questa pregievole iniziativa, colpisce come l’arte, intesa in tutte le sue forme, non abbia dimenticato i quartieri poveri, i detenuti, la strada con le sue difficoltà, ma che si serva proprio del loro sguardo per mostrarsi splendida ad occhi non hanno bisogno di essere esperti per intenderla.
“La città è uno spettacolo”,uno slogan appropriato.
Per informazioni: http://www.dicembreabari.it/
