[oblo_image id=”1″] C’era una volta Franz J. Kirschbaum, un missionario che, al lavoro di religioso, univa la passione del collezionista. Nelle sue peregrinazioni per il mondo, nei primi 30 anni del secolo scorso, Padre Kirschbaum raccolse quasi 1000 straordinari oggetti di arte della Nuova Guinea, mettendo insieme così la più ricca collezione del genere mai assemblata.

Ma, come spesso accade, alla morte del collezionista, i pezzi sono stati negletti e oggi la raccolta, conservata al Museo Missionario Etnologico Vaticano, non è neppure in mostrae la collezione è una «illustre sconosciuta». Su questo tesoro nascosto, composto da opere che hanno anche direttamente ispirato alcuni dei maggiori artisti del Novecento, si alza ora un primo velo, grazie agli studi di Giusy Prayer, che saranno presentati in anteprima mondiale il 20 Maggio a Lugano. L’ha invitata nella città ticinese Francesco Paolo Campione, che la ospita al Museo delle Culture. Per l’occasione, Lugano diventa così la capitale degli studi etnografici mondiali. Saranno, infatti, presenti, fra gli altri, Virginia Lee Webb, curatrice per 35 anni della Sezione Oceania del Metropolitan Museum di New York, Philippe Peltier, curatore del Musée du quai Brainly di Parigi, Markus Schindlbeck, curatore dell’ Ethnologisches Museum di Berlino e Maria Dolores Soriano Marín, conservatrice del Museu etnològic di Barcellona.

 

La compresenza di tante teste pensanti degli studi internazionali di arte etnica e antropologia dell’arte costituirà un’eccellente occasione per dibattere anche sul significato profondo delle culture diverse dalle nostre: un tema che per il Museo delle

Culture è pane quotidiano, ma che per il pubblico generalista può trasformarsi in una splendida opportunità di conoscenza. E l’approfondimento è tanto più significativo in questo momento storico, caratterizzato da una multiculturalità molto dibattuta, ma raramente studiata e compresa a fondo.

mcl.info: www.mcl.lugano.ch

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