Ogni cultura vede lo sport come preferisce. Da noi l’evento c’è se sono coinvolte due squadre con tifoserie numerose, altrimenti si tratta di una manifestazione di secondo piano. Juve-Fiorentina, Milan-Inter, Napoli-Roma hanno un appeal diverso da sfide che riguardano squadre “minori”. Che ci sia equilibrio nel campionato interessa poco: nessuno si preoccupa se alcune società possono spendere e spandere dieci volte più di altre. In America no. Ci sono regole che servono per garantire l’equilibrio (tetto salariale verso l’alto e verso il basso, scelta dei giocatori migliori concessa alle squadre peggio classificate) perchè alla fine non conta chi arriva in finale. In ogni caso sarà l’evento in sè a creare lo spettacolo: è il caso del Superbowl, l’ultimo atto del campionato NFL di football. Non importa quali team saranno impegnati, sarà lo show più seguito in tv – il costo di uno spot durante la finale è un inno al consumismo – e non ci si preoccupa di infarcire la gara con spettacoli alquanto suggestivi. Le grandi pop star e rock star si esibiscono durante l’intervallo (in passato ci sono stati Madonna e Michael Jackson). Per il 2014 torneranno gli U2 e così il 2 Febbraio proprio in occasione della finale del Superbowl al MetLife Stadium di East Rutherford in New Jersey, ci sarà la possibilità di sentire l’inedito Invisible direttamente dalla voce di Bono. Non vi basta ancora? E allora aggiunteci com accompagnamento anche i Red Hot Chily Peppers e Bruno Mars. Per dovere di cronaca, dovremmo aggiungere che la finale sarà tra i Denver Broncos e i Seattle Seahawks. Ma siete sicuri che sia così importante sapere il sapore della portata principale, quando il contorno è di questo tipo?
