Mercoledì 19 ottobre, inaugura la stagione 2016/2017 una prima assoluta in Italia: THE MERCHANT OF VENICE del Shakespeare’s Globe Theatre di Londra. Questa prestigiosa apertura è il primo appuntamento di un focus dedicato ai 400 anni dalla morte di Shakespeare. In scena fino al 21 ottobre, lo spettacolo, in lingua originale, è diretto da Jonathan Munby. La pièce, già osannata da pubblico e critica, vede protagonista un grande attore hollywoodiano come Jonathan Pryce nel ruolo di Shylock.

Il ciclo dedicato a Shakespeare prosegue con GIULIO CESARE, da mercoledì 26 a domenica 30 ottobre. Michele Riondino, apprezzato attore di cinema teatro e televisione, sarà il nobile Marco Antonio nel Giulio Cesare contemporaneo firmato dallo spagnolo Àlex Rigola. Direttore della Biennale Teatro di Venezia, Rigola realizza la sua prima regia italiana con un dramma che ruota intorno all’esercizio del potere impersonato da una donna, Maria Grazia Mandruzzato, nel ruolo di Cesare.

Il cartellone del Goldoni si arricchisce di alcuni appuntamenti fuori abbonamento: è il caso di PERFORMANCE con Virginia Raffaele, diretto da Giampiero Solari. Sabato 12 e domenica 13 novembre Virginia Raffaele porta in teatro le sue maschere più popolari: Ornella Vanoni, Belen Rodriguez, la criminologa Bruzzone, il ministro Boschi, la performer Marina Abramović e tante altre ancora. Figure di donne molto diverse tra loro, che sintetizzano alcune delle ossessioni della società contemporanea, attraverso la lente irriverente dell’ironia e della satira.

Da giovedì 17 a domenica 20 novembre riprende la programmazione in abbonamento con LA LOCANDIERA di Carlo Goldoni con l’Ensemble Stabile Attori del Teatro Due di Parma, diretto da Walter Le Moli. In scena una Locandiera attuale, che evidenzia la supremazia del denaro nel mondo contemporaneo. Mirandolina, camaleontica interprete 1delle tensioni sociali concentrate nella sua locanda, agisce da sapiente giocatore di scacchi, capace di trarre il massimo vantaggio da una situazione a tratti spinosa, divertente e in continua evoluzione.

IL DESERTO DEI TARTARI, da mercoledì 23 a domenica 27 novembre, diretto da Paolo Valerio, accende i riflettori su uno degli autori veneti più importanti del ‘900: Dino Buzzati. In scena una riflessione sul tempo che passa, resa scenicamente da un gruppo di attori di diversa età, che interpretano, nelle diverse fasi del racconto, il ruolo del protagonista.

Il weekend di sabato 3 e domenica 4 dicembre sarà protagonista il Teatro madrileno de La Abadia con ENTREMESES, lo spettacolo in lingua originale di Miguel de Cervantes con Miguel Cubero, Palmira Ferrer, Inma Nieto, José Luis Torrijo e la regia di José Luis Gómez. Il Teatro de La Abadia riporta in scena il suo spettacolo più rappresentativo: Entremeses (Intermezzi) nei 400 anni dalla morte di Cervantes. Fulminei flash di comicità fotografica sono quadretti di vita vissuta, che un efficace linguaggio teatrale corporizza nei minimi dettagli. La loro forza sta nelle reazioni ipocrite dei personaggi, che se fanno una cosa hanno in mente l’esatto contrario.

Dal successo della pellicola a una strepitosa stagione teatrale… approda al Goldoni CALENDAR GIRLS, di Agidi e Enfi Teatro, da giovedì 8 a domenica 11 dicembre. Un’edizione tutta al femminile, quella firmata da Cristina Pezzoli, per l’adattamento teatrale in italiano dell’omonimo film cult di Tim Firth. Un cast che riunisce straordinarie attrici, tra le altre Angela Finocchiaro, Laura Curino e Ariella Reggio, in uno spettacolo pieno di allegria. Protagoniste della pièce un gruppo di donne tra i 50 e i 60 anni membri di un’associazione benefica, che per raccogliere i fondi destinati a salvare un ospedale si inventa una soluzione davvero insolita.

Oltre alla stagione, la proposta culturale del teatro si completa con eventi speciali: si apre sabato 15 ottobre con un tributo a Pino Donaggio, uno dei musicisti veneziani più amati negli anni ‘50 e ‘60, grazie a grandi successi come “Io che non vivo”, diventato successivamente autore di colonne sonore note in tutto il mondo. La sua avventura musicale è riproposta da un altro simbolo della cultura veneta nel mondo: i Solisti Veneti diretti da Claudio Scimone. Sabato 17 e domenica 18 dicembre sarà la volta con A BIG CHRISTMAS – UN NATALE PER 200 VOCI con la Big Vocal Orchestra. Attraverso brani che appartengono al vissuto comune, la Big Vocal Orchestra tesse sul palcoscenico un’incantevole tela musicale. Atmosfere, luci, sensazioni di un momento incantato dell’anno che il pubblico vive grazie alla potenza emotiva delle 200 voci sul palco. Chiude questo filone un capodanno travolgente nel segno della migliore commedia dell’arte con ROMEO E GIULIETTA – L’AMORE È SALTIMBANCO, di Stivalaccio Teatro con Michele Mori, Marco Zoppello e Anna De Franceschi. La storia ci riporta nella Venezia del 1574 dove due improbabili saltimbanchi vengono incaricati di mettere in scena la più grande storia d’amore di tutti i tempi: Romeo e Giulietta. Gli attori rileggono il classico shakespeariano con il loro stile irriverente e scanzonato, divertendo il pubblico in un mix di trame, dialetti, improvvisazioni, duelli e pantomime.

Da venerdì 11 novembre torna la grande danza con TRITTICO (Lego – 14’20’ – Rain Dogs) di Aterballetto, coreografie di Giuseppe Spota, Jií Kylián, Johan Inger. Il trittico coreografico si apre con Lego di Giuseppe Spota che mette in scena il quotidiano andirivieni cittadino. Fra strade e dedali intricati nascono relazioni casuali o volontarie. Prende invece il titolo dalla sua durata 14’20’, la coreografia di Jií Kylián che mette al centro un tempo sfuggente, che definisce lo scorrere di ogni esistenza. Infine Rain Dogs di Johan Inger nasce dalla struggente musica di Tom Waits: una metafora dello smarrimento che congela le energie vitali.

Giovedì 15 dicembre sarà la volta della Compagnia Virgilio Sieni con ISOLOTTO. Ideato e interpretato da Virgilio Sieni, Isolotto esplora i margini che il corpo lascia apparire in tutte le fasi di vita dell’uomo. Un assolo rigoroso e intenso, che vede in scena Virgilio Sieni accompagnato dalla musiche originali di Eivind Aarset, eseguite dal vivo dall’autore con la chitarra elettrica.

La programmazione del Teatro Verdi apre con GIULIO CESARE di Shakespeare, in scena da mercoledì 2 a domenica 6 novembre. Michele Riondino, apprezzato attore di cinema teatro e televisione, sarà il nobile Marco Antonio nel Giulio Cesare contemporaneo firmato dallo spagnolo Àlex Rigola. Direttore della Biennale Teatro di Venezia, Rigola realizza la sua prima regia italiana con un dramma che ruota intorno all’esercizio del potere impersonato da una donna, Maria Grazia Mandruzzato, nel ruolo di Cesare.

Da mercoledì 16 a domenica 20 novembre si prosegue con MAR DEL PLATA gli “angeli del rugby” che sfidarono il regime argentino. Sul palco gli attori dell’Accademia Perduta Romagna Teatri, sul testo di Claudio Fava con Claudio Casadio, Giovanni Anzaldo, Fabio Bussotti, Andrea Paolotti, Tito Vittori e la regia di Giuseppe Marini. Figlio di un giornalista ucciso dalla mafia, lo scrittore Claudio Fava riporta alla luce la storia della squadra La Plata Rugby, che alla fine degli anni ‘70, nell’Argentina della dittatura dei colonnelli, venne decimata dai militari del dittatore Videla.

Nel solco dell’omaggio a Shakespeare si inserisce MACBETH, da mercoledì 23 a domenica 27 novembre, del Centro Teatrale Bresciano Teatro de Gli Incamminati con Franco Branciaroli, Valentina Violo e la regia di Franco Branciaroli. Con il consueto mimetismo interpretativo Branciaroli affronta uno dei drammi shakespeariani più rappresentati al mondo. Il suo Macbeth è un uomo debole, che fugge la realtà perché ha paura di affrontare la vita e porta a trasformare la Lady nel vero motore dell’azione. Un ribaltamento dei ruoli tra maschile e femminile che genera una spirale di caos e violenza.

IL DESERTO DEI TARTARI, da mercoledì 30 a domenica 4 dicembre, diretto da Paolo Valerio, con Alessandro Dinuzzi, Simone Faloppa, Emanuele Fortunati, Aldo Gentileschi, Marina La Placa, Marco Morellini, Roberto Petruzzelli, Stefano Scandaletti, Paolo Valerio. Si accendono i riflettori su uno degli autori veneti più importanti del ‘900: Dino Buzzati. In scena una riflessione sul tempo che passa, resa scenicamente da un gruppo di attori di diversa età, che interpretano, nelle diverse fasi del racconto, il ruolo del protagonista.

Chiude l’anno del Teatro Verdi THE PRIDE di Alexi Kaye Campbell con Luca Zingaretti, Valeria Milillo, Maurizio Lombardi, Alex Cendron, regia di Luca Zingaretti. Da mercoledì 7 a domenica 11 dicembre, Luca Zingaretti dirige e interpreta The Pride: due storie distinte che si svolgono in periodi diversi, nel 1958 e nel 2015. A prima vista, le due storie sembrano non avere nulla in comune, a parte i nomi dei personaggi, ma inoltrandosi nelle due vicende, i rimandi affiorano in un testo che esplora i temi del destino, dell’amore, della fedeltà e del perdono.

Al Teatro Nuovo di Verona la programmazione parte con Natalino Balasso che interpreta SMITH & WESSON, spettacolo scritto da Alessandro Baricco e diretto da Gabriele Vacis, da martedì 8 a domenica 13 novembre. Tom Smith e Jerry Wesson si conoscono non lontano dalle cascate del Niagara, ed entrambi vivono di espedienti. Il primo si è inventato meteorologo e raccoglie su un taccuino i dati sul tempo in base ai ricordi della gente, ipotizzando di poter prevedere le condizioni meteorologiche future dalle statistiche che via via annota. Wesson invece è un pescatore, nel senso che pesca i corpi di chi si suicida gettandosi nelle cascate.

Da martedì 13 a domenica 18 dicembre, Marco Paolini sarà in scena con STUDIO PER UN NUOVO ALBUM. NUMERO PRIMO, prodotto da Jole film. Lo spettacolo vede Marco Paolini coinvolto come attore, regista e co-autore dei testi con Gianfranco Bettin. Numero Primo è un esperimento di fantascienza, racconta una storia ambientata nel futuro prossimo, narrata a teatro. A Marco Paolini tocca il compito di rendere credibili sulla scena nei prossimi 5000 giorni eventi e situazioni ma che oggi appaiono inverosimili.

PERFORMANCE con Virginia Raffaele, diretto da Giampiero Solari, apre la rassegna Divertiamoci a Teatro del Teatro Nuovo. Da mercoledì 16 a sabato 19 novembre Virginia Raffaele porta in teatro le sue maschere più popolari: Ornella Vanoni, Belen Rodriguez, la criminologa Bruzzone, il ministro Boschi, la performer Marina Abramović e tante altre ancora. Figure di donne molto diverse tra loro, che sintetizzano alcune delle ossessioni della società contemporanea, attraverso la lente irriverente dell’ironia e della satira.

Giovedì 24 e venerdì 25 novembre Tieffe Teatro Milano – Centro di produzione porta sul palco, fuori abbonamento, LE OLIMPIADI DEL 1936 di Federico Buffa, Emilio Russo, Paolo Frusca e Jvan Sica, narratore Federico Buffa con i musicisti Alessandro Nidi (pianoforte), Nadio Marenco (fisarmonica), Cecilia Gragnani (voce) e la regia di Emilio Russo e di Caterina Spadaro. Il volto noto di Sky interpreta Wolgang Fürstner, il capitano della Wehrmacht, la forza armata tedesca, incaricato di dirigere il villaggio olimpico. Nel corso della rappresentazione Buffa abbandona il personaggio per cimentarsi in cinque differenti monologhi.

Da martedì 20 a venerdì 23 dicembre arriva al Teatro Nuovo Valerio Santoro per La Pirandelliana UN’ORA DI TRANQUILLITÀ di Florian Zeller con Massimo Ghini, Claudio Bigagli, Massimo Ciavarro, Alessandro Giuggioli, Gea Lionello, Galatea Ranzi, Luca Scapparone, regia di Massimo Ghini. Un’ora di Tranquillità, rivelazione della stagione teatrale francese mai rappresentata in Italia, è una commedia giocata tra equivoci e battute esilaranti. Il protagonista cerca disperatamente un momento di solitudine e serenità. E’ riuscito acquistare un vecchio disco in vinile ma mentre cerca il modo per dedicarsi a questo cimelio tutta una serie di eventi e personaggi irrompono sulla scena per rendergli impossibile il godersi solo un’ora di tranquillità.

www.teatrostabileveneto.it

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