La portavoce ha prontamente smentito l’indiscrezione secondo cui Michael Schumacher sarebbe ormai fuori pericolo, ma qualche segnale di ottimismo comincia a farsi strada. Dopo un trauma come quello riportato dal tedesco, le prime ore sono indiscutibilmente quelle più soggette a rischio. Il realismo delle indicazioni iniziali dell’equipe medica di Grenoble non celava il timore che la situazione potesse precipitare: la tempra del tedesco e i due interventi hanno contribuito a scongiurare il pericolo. L’ex pilota Streiff, dopo aver fatto visita all’amico Schumacher, si è detto convinto che Michael supererà i prossimi giorni anticipando i possibili scenari legati al recupero. Tutti si chiedono come stia? Schumacher salvo? Ma vi è anche la questione legata a come staràuna volta uscito dal coma farmacologico, quali le conseguenze dell’emorragia cerebrale: i medici hanno ammesso come difficilmente dopo traumi del genere, i pazienti tornano esattamente quelli di prima. Si tratta, però, di un interrogativo ancora prematuro perchè la vita stessa del sette volte campione del mondo è ancora in sospeso. Ed è per lo stesso motivo che prima di fare illazioni su presunti ritardi nell’acquisizione della telecamera posizionata sul casco al momento dell’incidente, sarebbe il caso di ricordarsi che la battaglia più difficile e drammatica di Michael Schumacher è ancora in corso. Sperare è doveroso oltre che lecito, non capire quale sia la priorità e non rispettare il dolore dei familiari è francamente operazione da sciacalli più che da reporter. Purtroppo, le due cose talvolta coincidono. Intanto è trascorsa la prima settimana dal momento della terribile caduta. Sette giorni carichi d’angoscia, di paura e di sofferenza. Che per fortuna sono stati superati. E’ una vittoria, non ancora definitiva, ma senz’altro basilare per rafforzare la speranza.
