[oblo_image id=”6″]Parlare di Richard Avedon (1923-2004) significa raccontare un momento chiave nella storia della fotografia: il superamento del confine tra impegno e disimpegno. Tra i maggiori fotografi americani di tutti i tempi, Avedon si è occupato di moda come di ritratti d’autore, applicandosi con identica passione tanto all’aspetto più commerciale quanto a quello più propriamente artistico della fotografia, raggiungendo in entrambi livelli di eccellenza irripetibili e distinguendosi per uno stile emotivamente denso, permeato di atmosfere cupe.

Sin dalla sua prima esposizione come fotografo di moda (organizzata allo Smithsonian Institute di Washington nel 1962), si dimostrò, anche agli occhi dei critici più severi, capace di un’opera e di un progetto inscindibili dalla storia dell’arte. Rifacendosi alla lezione del fotografo ungherese Martin Munkàcsi, Avedon si avvaleva di una tecnica del tutto originale per conferire espressività alle modelle: nei suoi scatti non compaiono mai semplici manichini, ma persone reali.

[oblo_image id=”4″]Accanto alla fotografia di moda, i ritratti: una galleria di immagini diventate icone. Katherine Hepburn, Humphrey Bogart, Brigitte Bardot, Audrey Hepburn, Marilyn Monroe, Buster Keaton, Charlie Chaplin, Karen Blixen, Truman Capote, Henry Kissinger, Dwight D. Eisenhower, Edward Kennedy, i Beatles, Andy Warhol, Francis Bacon: che ritragga un politico o un attore, uno scrittore o un artista, ogni scatto si imprime nella memoria di chi osserva in modo indelebile, restituendo non soltanto l’immagine pubblica del soggetto fotografato, ma anche quella privata.

Curata da Helle Crenzien e organizzata in collaborazione con il Louisiana Museum of Modern Art e con la fondazione intitolata al fotografo, la mostra Richard Avedon – Fotografie 1946-2004 rimarrà aperta presso lo spazio FORMA di Milano fino all’8 giugno. Una retrospettiva straordinaria (250 scatti), la più ampia mai realizzata: dall’esordio tutto italiano nel 1946, quando Avedon documentò il disastro del secondo dopoguerra a Roma e in Sicilia, alle immagini storiche di una Berlino in festa per il capodanno del 1989, appena due mesi dopo la caduta del Muro; fino al ritratto della cantante islandese Björk: l’ultima foto di Avedon, scattata poco prima che l’artista morisse improvvisamente mentre stava lavorando per il New Yorker.

L’esposizione ha carattere itinerante: terminata la tappa milanese, seguiranno Parigi (Museo Jeu de Paume), Berlino (Martin-Gropius-Bau), Amsterdam (FOAM – Fotografiemuseum) e San Francisco (SFMOMA).

RICHARD AVEDON – FOTOGRAFIE 1946-2004
13 febbraio – 8 giugno 2008

FORMA (Centro Internazionale di Fotografia)
Via Tito Lucrezio Caro, 1 – Milano

Orari
Martedì, mercoledì, sabato e domenica: 10.00 – 20.00
Giovedì e venerdì: 10.00 – 22.00
Chiuso il lunedì

Biglietti
Intero: 7,50 euro
Ridotto: 6,00 euro
Scuole: 4,00 euro

Sito: http://www.formafoto.it

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