La locandina della rassegna
La locandina della rassegna

Cinque grandi documentari italiani che affrontano temi importanti come la condizione delle donne in Moldavia e l’esodo degli albanesi e le ragioni della loro fuga su navi della speranza, ma anche il ritorno alla terra e il grande cinema, con due film omaggio al genio di Federico Fellini molto diversi ma speculari che mostrano entrambi un volto inedito del grande regista. E’ la selezione di documentari scelti per il numero zero di “Siena.doc (Prove generali di) Stati generali del documentario italiano”, la rassegna cinematografica organizzata da Visionaria in collaborazione con l’Università di Siena – Cittadinanza studentesca e la direzione artistica di Giuseppe Gori Savellini, dedicata al documentario d’autore in programma dal 13 al 15 novembre. Tre giorni di iniziative che accendono i riflettori sul cinema del reale e i suoi sviluppi prevedibili o imprevisti alla presenza di giovani autori e registi. Con sezioni speciali dedicate ad incontri con gli autori che raccontano il work in progress dei loro “lavori in corso” regalandoci frammenti di sceneggiatura e di girato, e la presentazione di progetti che sono nati come documentari e hanno poi subito una inaspettata evoluzione, diventando qualcos’altro.

Apre il programma la proiezione dell’ultimo lavoro di Ettore Scola presentato al festival di Venezia “Che strano chiamarsi Federico”, ritratto inedito del grande regista realizzato in occasione del ventennale della sua morte che sarà proiettato il 13 novembre alle 21 al Cinema Pendola (ingresso 5 euro, 4 euro studenti Unisi), nella serata organizzata in collaborazione con Campo e Controcampo Siena Film Festival durante la quale sono anche previste letture di lettere inedite tra Fellini e Scola a cura della compagnia Topoi Dalmata. ll film racconta l’incontro tra Scola e Fellini nei primi anni Cinquanta, le loro frequentazioni comuni, le loro visite “di piacere” sui set dei rispettivi film, i teatri di posa di Cinecittà, il Teatro 5 e altre analogie tra i due registi, che hanno cementato la loro amicizia. Dal suo debutto nel 1939 come giovane disegnatore al suo quinto Oscar nel 1993, anno del suo settantatreesimo e ultimo compleanno, Federico Fellini viene ricordato dall’amico Ettore come un grande Pinocchio che, per fortuna, non è mai diventato “un bambino perbene”.

Il film sarà anticipato dalla proiezione alle 19 nella Sala Cinema di Palazzo di Fieravecchia – Università di Siena di “Nadea e Sveta” di Maura Delpero, una fotografia della condizione delle donne moldave nel paese che, secondo le stime dell’Onu è il più povero d’Europa. La storia di due donne i cui destini si incroceranno fino ad invertirsi con loro sempre pronte a ripartire. Giovedì 14 novembre alle 19 ci sarà la proiezione di “Piccola terra” di Michele Trentini. Su piccoli “fazzoletti di terra” un tempo coltivati a tabacco si gioca il destino in controtendenza di personaggi molto diversi, impegnati nel dare nuova vita ad un paesaggio terrazzato per lo più in stato di abbandono. Chiude la giornata la proiezione alle ore 21,15 di “Anija-La nave” di Roland Sejko che incontrerà il pubblico. Un film, vincitore tra l’altro del David di Donatello come miglior documentario dell’anno, che racconta “l’esodo degli albanesi” e si chiede: chi erano gli immigrati sulle navi e dove sono oggi, 20 anni dopo?. Un racconto che  parla delle ragioni della fuga, raccontando per la prima volta “l’arrembaggio” delle navi. Venerdì 15 novembre alle ore 19 sempre nella sala cinema di Palazzo di Fieravecchia ci sarà la proiezione di “Anita” di Luca Magi, ospite della rassegna. Il film si ispira liberamente al trattamento inedito “Viaggio con Anita” scritto da Fellini e Tullio Pinelli nel 1957 con il contributo di Pasolini e ci fa scoprire una Italia segreta sulle tracce di Guido e Anita e del loro viaggio per raggiungere il padre di Guido sul letto di morte. Parallelamente alla rassegna si svolgerà il Concorso Internazionale Visionaria21. Sono 8 i documentari selezionati: “Il giorno che verrà” di Simone Salvemini, “Marina la natura del lupo” di Monica Serra, “Musica oltre le barriere” di Christian Cinetto, “Shapes recording” di Giuliana Fantoni, “Spiriti” di Yukai Ebisuno e Raffaella Mantegazza,”The art of Super8” di Camillo Valle, “Monno Monnezza” di Silvia De Gennaro e “Aparicion” di Méryl Fortunat-Rossi. I documentari in gara saranno proiettati a ciclo continuo nelle sale della Biblioteca di via Fieravecchia nei tre giorni di Siena.doc e potranno essere votati direttamente dal pubblico che potrà vederli in ogni momento della giornata su appositi schermi dedicati. Tutte le proiezioni – tranne quella al Cinema Pendola – sono ad ingresso libero.

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