Fuochi d’artificio nella semifinale di Masterchef 3. La puntata inizia con l’ingresso di Lidia Bastianich e Alessandro Borghese che presentano Junior Masterchef Italia che aprirà i battenti dal 13 Marzo. La Mistery Box prevede una gallina e una gallinella: i normali fanno una scelta univoca, gli “sboroni” come Federico pensano di far saltare il banco unendo carne e pesce. Le pietanze sono di qualità ma alla fine ha la meglio Enrica che nell’Invention Test potrà disporre di più tempo. Il piatto da preparare è Filetto di Maiale in Crosta con Salsa Bernese e Patate alla Lionese : la ragazza con le proprie scelte mira a mettere in difficoltà Federic e non sbaglia bersaglio. Federico va in confusione meritandosi di finire direttamente al duello conclusivo mentre Almo si limita a evitare errori per risultare il migliore della prova. Nell’ esterna, i concorrenti si confrontano con il grande chef Enrico Crippa al ristorante Duomo di Alba. Almo sembra ancora il più solido, lasciando agli altri l’onere di meritarsi di affiancarlo nella finale della prossima puntata. L’attesa diventa spasmodica e tornati in cucina è Enrica a superare l’iniziale resistenza di Salvatore, mentre Bruno Barbieri nella sfida a cucinare con gli “avanzi” dà una lezione ai concorrenti cucinando una deliziosa zuppa in metà tempo. L’ultima sfida è tra Federico e Salvatore: polpette contro salsicce, semplicità contro raffinatezza, cucina casalinga contro gastronomia intellettuale. Due stili a confronto che riescono ugualmente a produrre piatti di qualità. Il verdetto arriva: i giudici consolano Salvatore con i complimenti ma a staccare il biglietto per l’ultimo appuntamento di Masterchef 3 è Federico. La finale è incerta: tre concorrenti ambiziosi diversi eppure con qualche punto in comune. In ogni caso tre degni esponenti di un’edizione di qualità come confermato dallo stesso Carlo Cracco. Bastianich si complimenta ma dà un ultimo monito: “Non accontentatevi”. Ha ragione, non ci si può fermare sul più bello: i finalisti Masterchef 3 sanno che è ora di affilare i coltelli e guardarsi alle spalle.
