[oblo_image id=”1″]Immagini nitide, nessuna opacità, sgranatura, rigatura o sfocatura, audio impeccabile: chiunque ha sognato di poter godere al cinema di pellicole con queste qualità; oggi tutto ciò è diventato possibile, basta rinunciare proprio alla pellicola. Il nuovo cinema, infatti, “parla” digitale e mette al bando fotogrammi e pellicole servendosi di una tecnologia che permette di salvare i film direttamente in un file compresso proprio come quelli che si utilizzano quotidianamente nei computer. Il film può arrivare al cinema su un supporto digitale o direttamente via satellite, dopodiché viene decriptato e salvato su un potente hardware. A questo punto non resta che utilizzare un proiettore digitale che riprodurrà il film sullo schermo in altissima definizione.

La rivoluzione del digitale però non rappresenta solo la svolta copernicana nella qualità dell’immagine, ma spalanca anche le porte al tridimensionale: nei cinema è infatti possibile vedere alcune proiezioni con la tecnologia digitale 3D, che regala al pubblico la sensazione di una totale immersione nelle immagini, assicurando un profondo coinvolgimento.

La tecnologia tridimensionale odierna non si ottiene più con la proiezione di un’immagine doppia, una diretta all’occhio destro e una diretta all’occhio sinistro, bensì con un unico proiettore che alterna le immagini per l’occhio destro e quelle per l’occhio sinistro ad una velocità tale (144 volte al secondo) che il cervello non ne percepisce l’alternanza.

Molto più comodi infine gli occhiali da indossare, che nulla hanno a che spartire con le montature dalle lenti rosse e blu tipiche dei parchi divertimento che affaticavano la vista e creavano le cosiddette “immagini fantasma” destinate da un occhio ma percepite dall’altro. I nuovi occhiali sono regolati a distanza da un emettitore di raggi infrarossi che rimbalzano su ogni singolo paio in sala.

Insomma, il successo di pubblico è assicurato, anche se il già costoso biglietto assume una maggiorazione di un euro, e molti registi annunciano di voler produrre e distribuire i loro prossimi film in 3D. La pellicola che per più di un secolo ha avvolto le pizze dei proiettori nelle sale di tutto il mondo regalando emozioni alle volte imperfette, ma forse più genuine, sembra dunque essere arrivata alla sua ultima sbobinatura, ma sarà veramente così veloce il suo declino?

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