Notte degli Oscar, è iniziato il countdown. Tra poco sapremo quali film si aggiudicheranno la statuetta più ambita di Hollywood. I titoli originali dei film in gara non sono sempre di facile comprensione per il pubblico italiano, poiché spesso la traduzione si discosta molto dall’originale. In altri casi, il titolo resta invariato ma lo spettatore non madrelingua fatica a cogliere le sfumature di significato in inglese. Per questa ragione, ABA English, scuola d’inglese online con milioni di alunni in tutto il mondo, propone i 5 titoli più interessanti tra quelli nominati agli Oscar 2017 per aiutare il pubblico italiano a comprenderne a fondo il senso originale.

La La Land (Damien Chazelle)

Il musical con Emma Stone e Ryan Gosling è senza dubbio il favorito agli Oscar 2017. Il titolo, apparentemente semplice, cela in realtà molteplici giochi di parole. Il termine “La La Land” viene talvolta usato dalla stampa americana come sinonimo di “Los Angeles” (spesso abbreviata in LA in inglese), e nello specifico dell’industria cinematografica di Hollywood. Ma l’espressione indica anche uno stato di sognante euforia, tipico di chi vive con la testa tra le nuvole. Proprio come Mia e Sebastian, che inseguono con perseveranza e un pizzico di illusione i loro sogni di successo.

Moonlight (Barry Jenkins)

Il titolo significa letteralmente “chiaro di luna”; all’apparenza sembra aver poco a che vedere con il film, che racconta l’adolescenza tormentata di un giovane ragazzo nero nei quartieri bassi di Miami e la sua scoperta dell’omosessualità. Il significato diventa più chiaro quando si scopre che la parola Moonlight è stata scelta per abbreviare il titolo del testo teatrale di Tarell Alvin McCraney da cui è tratta la pellicola, In Moonlight Black Boys Look Blue. Letteralmente, la frase significa “Al chiaro di luna i ragazzi neri sembrano blu”, ma blue può anche tradursi con “tristi” o “malinconici”, in senso figurato. Il titolo implica quindi che il chiaro di luna ha un potere quasi trasformativo, capace di rivelare l’anima dei ragazzi neri al di là del colore della loro pelle e degli stereotipi.

Fences (“Barriere”, Denzel Washington)

Per il suo terzo film da regista, anche l’attore pluripremiato Denzel Washington ha adattato un testo teatrale, in questo caso del drammaturgo August Wilson. La scelta della distribuzione italiana di tradurre il titolo come “Barriere” rende solo in parte il significato dell’originale. “Fence” letteralmente significa “staccionata”, come quella che i protagonisti costruiscono attorno alla loro casa. In questo caso, però, il titolo allude anche alle divergenze e “barriere” invisibili che dividono i personaggi. La parola “fence” deriva proprio da “defence”, che significa “difesa”. L’uso della parola si è poi esteso a indicare lo sport della scherma (in inglese, “fencing”), e solo dopo ha assunto il significato di “recinto”. È senza dubbio una parola con una storia importante, che evoca duelli, divisioni ma anche un desiderio di protezione.

Hell or High Water (David Mackenzie)

Il titolo di questo neo-western con protagonista Jeff Bridges si rifà a un modo di dire molto usato in inglese, “come hell or high water”, che equivale all’italiano “costi quel che costi”. Letteralmente, un americano direbbe “che vengano l’inferno o l’acqua alta”. Rendere il titolo in altre lingue è stato un grattacapo per molti distributori: in Francia e Spagna, il film si intitola “Comanchería”, il soprannome della regione tra New Mexico e Texas dove è ambientata la storia. In Brasile si è invece optato per mantenere il significato dell’espressione colloquiale: “A Qualquer Custo”, “a qualsiasi costo”.

Zootopia (“Zootropolis”, Byron Howard e Rich Moore)

Il titolo originale del nuovo film d’animazione della Disney, che significa letteralmente “luogo degli animali”, evoca anche la parola “utopia”, ovvero un luogo immaginario, proprio come la città nel film. La distribuzione italiana ha però cambiato il titolo in Zootropolis, una citazione del famoso film Metropolis, capolavoro del 1927 del regista austriaco Fritz Lang e pietra miliare del genere fantascientifico.

“La traduzione dei titoli di film è una pratica meno usata oggi”, spiega Maria Perillo, Chief Learning Officer di ABA English. “Conservare il titolo originale permette al pubblico italiano di avvicinarsi alla lingua inglese e imparare i modi di dire e le espressioni colloquiali che spesso ispirano questi titoli”.

Proprio come la visione di un film in versione originale
, sintonizzarsi sulla cerimonia di premiazione degli Academy Awards offre un’altra ottima occasione per migliorare l’inglese. L’appuntamento è per il prossimo 26 febbraio. Che vinca il migliore!

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