Giovedì 12 marzo torna protagonista la danza al Teatro Sanzio di Urbino con un affascinante spettacolo di tango, Alma de tango, della compagnia Naturalis Labor diretta dal coreografo Luciano Padovani.

“Il tango ha la tristezza dei crepuscoli di Buenos Aires. Chi lo canta non ha mai fretta di finire – scrive Luciano Padovani a proposito dello spettacolo – come se temesse una conclusione drammatica. Chi lo balla ne interpreta una languida malinconia. Chi lo suona trasforma in musica un repertorio caotico di sentimenti, solitudine, odio, burla, rancore, vendetta, desiderio, intrigo, felicità, vicissitudini di quartieri porteni, barrios, talvolta miserabili e malfamati. Alma de Tango è uno spettacolo di musiche e danza che immerge lo spettatore nelle atmosfere sensuali e torbide dei barrios argentini dove il tango diventa metafora della vita e dell’amore. La danza è, in fondo, un naturalis labor: un ‘lavoro’ del corpo, paziente e necessario, quotidiano e faticoso, caratterizzante e costruttivo; ‘naturale’ come un gesto, come il corpo che lo produce, come l’occhio che lo vede, come il tempo che lo consuma, insieme condizione dell’artista e funzione sociale, ricerca di semplicità e di immediatezza. Il resto è forma.”

[oblo_image id=”1″]Luciano Padovani si avvicina alla danza dopo alcune esperienze di teatro e mimo con Philippe Gaulier, Remigio Gomez e Roberto Cuppone (acrobatica). La sua formazione di danza inizia con Carolyn Carlson a Venezia e prosegue a Parigi con Robert Kovich, Peter Goss, Larrio Ekson, Domenique Petit, Ruth Burnes. È danzatore alla Scala di Milano e nella compagnia di danza contemporanea di Susanna Beltrami. Nel 1988 fonda con Francesca Mosele la compagnia Naturalis Labor. Il suo primo lavoro Taigà, firmato assieme alla Mosele vince il premio come miglior coreografia italiana al Concorso Internazionale di Coreografia città di Cagliari. Per la compagnia firma numerose coreografie, ma è con Hotel Lux nel 1992 che Padovani si fa conoscere dalla critica nazionale e dal pubblico della danza contemporanea. La sua danza è di sapore nordico, fiammingo. Il codice gestuale di Padovani si avvicina molto alla danza belga. I suoi sono spettacoli nei quali la coreografia si mescola al teatro. Viene spesso chiamato a firmare coreografie per opere liriche e compagnie di teatro e danza. Dal 2001 con 2, rue des Pommes il percorso creativo e coreutico di Padovani è ad una svolta. Il teatro danza duro e nervoso dei precedenti spettacoli lascia posto all’ironia, alla poesia, alla leggerezza avvicinandosi ancor di più al teatro danza ma in una dimensione meno ‘drammatica’. Le ultime sue due creazioni, Declaraciòn e Alma Tango, sono un omaggio al tango.

I danzatori in scena sono Silvina Aguera e Sebastiàn Romero, Walter Cardozo e Margarita Klurfan. La musica è eseguita dal vivo dal Quèjàs de Bandoneon (Daniel Pacitti bandoneon, Marco Fabbri bandoneon, Cristina Bertoli flauto, Michela Tintoni violino, Massimo De Stephanis contrabbasso, Monica Fini pianoforte).

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